PROGETTO DI RISANAMENTO AZIENDALE
La produzione italiana, riferita al terzo trimestre del 2018 - che ha coinciso con la fine del decennio caratterizzato dalla crisi economia e finanziaria dei Paesi occidentali - si è caratterizzata dal segno negativo (-0,2 del Prodotto interno lordo). Si è parlato di «recessione tecnica», cui è seguita, di riflesso, una previsione non rosea per 2019. Invero, la prospettiva di un ulteriore rallentamento dell’economia è stata smentita dai recenti dati dell’Istat che, certificando la salita del P. i. l. nel primo trimestre del corrente anno (+0,2), ha spinto il ministro Giovanni Tria a vedere in ciò un «clima di cauto ottimismo». Ne prendo atto con piacere, che desidero trasmettere a tutti gli imprenditori.
Quanti e quali danni abbia prodotto nelle Piccole e medie imprese la decennale crisi è un argomento più volte affrontato da questo Studio: migliaia di esse sono fallite, altre, in numero elevato, si sono impoverite rischiando la stessa sorte. Nell’esercizio della mia professionale, ho potuto constatare che l’imprenditore non sempre è in grado di recepire, con la dovuta oculatezza, e prevenire, con capacità d’intervento, ciò che si appalesa latente e che, tuttavia, necessità una «cura» drastica; e quando dimostra lungimiranza spera che la criticità trovi uno sbocco positivo naturale se non addirittura auspica una guarigione miracolosa della propria azienda. L’imprenditore che ha timore di rappresentare ad altri, segnatamente a chi lo può consigliare e guidare nel processo di risanamento, dimostra una scarsa fiducia nelle capacità altrui di invertire la «rotta sbagliata» che può portare all’affondamento della «nave/azienda».
Questo Studio, nel mese di marzo di quest’anno, ha varato un «Progetto Impresa», che si prefigge di rispondere fattivamente a molte esigenze delle società di capitali (s.p.a. – s.a.p.a. – s.r.l. – soc. cooperative). Ora, i segnali di ripresa della nostra economia, inducano a prendere in considerazione anche l’intervento a favore di tutte le PMI (s.a.s. - s. n. c. - imprese individuali), presentando il «Progetto di risanamento aziendale» che mira ad evitare in capo alle aziende il «sovraindebitamento», che si manifesta come insolvenza dell’imprenditore. Prevenire è sempre meglio che curare; perciò quando si è alla presenza di una «crisi aziendale» (sintomatica delle difficoltà economico-finanziaria), prima che si arrivi all’«insolvenza» (incapacità di adempiere le proprie obbligazioni) il cui traguardo finale è, appunto, il «sovraindebitamento», necessita un intervento drastico ponendo in essere il piano di risanamento, la cui finalità è il ripristino dell’equilibrio economico, patrimoniale e finanziario. Lo Studio (titolare e professionisti esterni che vi collaborano), si farà carico di predisporre le strategie necessarie a raggiungere il risultato di azzerare le criticità in capo all’azienda; ricercherà i canali di finanziamento indispensabili a riattivare le capacità produttive, scegliendo quello più utile e fattibile; utilizzerà gli strumenti previsti dalla legge per ottenere il rilascio delle garanzie nei confronti dei soggetti finanziatori; ove fosse necessario, e sussistano i presupposti oggettivi e soggettivi, procederà alla ristrutturazione dei debiti, proponendo ai creditori l’accordo ex art. 57 d. leg. n. 14/2019.
Gli imprenditori che versino nelle sopradescritte condizioni e siano interessati al «Progetto» proposto dallo Studio, sono pregati di scrivere a
progetti.aziendali@consulenteaziendaledottorepietrofulciniti.it